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Ogni biblioteca è il risultato di scelte precise e consapevoli del privato o dell'istituzione cui fa capo e di esse è ad un tempo immagine e testimonianza.
La Biblioteca comunale di Sarnano - al pari di molte altre biblioteche pubbliche - è sorta come istituto collettore di precedenti organismi librari autonomi, appartenuti alle corporazioni religiose, la cui vicenda secolare è stata interrotta traumaticamente nel sec. XIX in forza delle cosiddette leggi eversive.
I fondi librari claustrali furono smembrati e inglobati nella costituenda biblioteca comunale, confusi tra di loro e privati delle singole identità. Si determinò cioè il fenomeno della 'dispersione lineare' dei libri i quali, scorporati dal loro nucleo originario, continuano però a vivere insieme. Opportunamente interrogati, pertanto, essi sono in grado di guidarci nel duplice obiettivo di
- restituire la propria autonoma identità ad ogni organismo librario primigenio
- consentire all'organismo collettore la distinzione e il riconoscimento dei propri fondi, liberandoli dalla dimensione indefinita di sedimenti bibliografici genericamente etichettati come 'fondo antico'.
Gli uomini dei chiostri, infatti, intrattennero un rapporto privilegiato con i propri libri che in molti casi personalizzarono e rivendicarono. E i libri parlano, raccontano di sé e della propria storia, con le dichiarazioni esplicite e i contrassegni ancora oggi presenti sugli esemplari pervenuti: gli ex-libris, le formule di appartenenza, le annotazioni, le antiche segnature di collocazione, le legature.
Così la fisionomia e l'identità degli organismi librari claustrali e, al loro interno, dei singoli personaggi che li hanno formati e accresciuti nel tempo, possono essere ridisegnate sia attraverso la tipologia letteraria del patrimonio, sia attraverso l'intreccio dei segnali bibliologici depositati nelle copie superstiti, che rivelano i percorsi seguiti e l'ordito di relazioni intellettuali, amicali e parentali intessute dai singoli possessori.
L'obiettivo dello scavo nella Biblioteca di Sarnano consiste nella identificazione
- delle librerie claustrali in essa devolute;
- delle vicende storiche che ne hanno segnato il percorso;
- degli uomini che le hanno alimentate e delle motivazioni che li hanno mossi;
- del contributo specifico di cultura e di memoria che ognuna di esse ha apportato al patrimonio comune.
Ciò consente alla Biblioteca comunale di dipanare il filo aggrovigliato della matassa indistinta del suo 'fondo antico' e di individuare la serie dei nuclei distinti e riconoscibili che ne hanno costituito il patrimonio storico, determinandone la fisionomia. Così essa potrà meglio riconoscere la sua natura profonda e stratificata, valutare partitamente il proprio grado di rappresentazione e di radicamento nel contesto territoriale in cui opera e calibrare più consapevolmente il proprio sviluppo.
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