Le carte e la storia: biblioteche claustrali marchigiane 
	di fronte all'Unità d'Italia

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Il progetto «Le carte e la storia»: le biblioteche claustrali delle Marche di fronte all’Unità d’Italia è stato avviato nel 2004 nell’ambito del ‘Progetto giovani ricercatori’ (Ministeriale del 22/07/1998, prot. 1707 - Delibera Senato Accademico Macerata 9 dicembre 2003 - approvato con Decreto Rettoriale n.648 del 06 aprile 2004). .
Il gruppo di lavoro era già impegnato, e lo è tutt’ora, nella ricerca su “L’inchiesta della Congregazione dell’indice dei libri proibiti nelle Marche (1598-1603)”, condotta dalla Prof.ssa Rosa Marisa Borraccini e sostenuta dal contributo finanziario dell’Università (fondi 60%). Tale attività si inserisce nel più ampio contesto del progetto di ricerca di interesse nazionale, cofinanziato dal MIUR nei COFIN 2001 e 2003 “Libri, biblioteche e cultura degli ordini regolari nell'Italia moderna attraverso la documentazione della Congregazione dell'Indice”. Questo rappresenta un momento privilegiato d’indagine sullo stato delle biblioteche degli ordini regolari in area marchigiana poiché permette di delineare lo status quo della distribuzione del patrimonio bibliografico dei conventi sul finire del secolo XVI, un risultato che appare con evidenza tanto più significativo quanto più contribuisce alla definizione di un quadro degli orizzonti culturali delle congregazioni religiose in una mappa ideale che abbracci riferimenti cronologici più ampi. I dati quantitativi e qualitativi, infatti, che stanno emergendo da questa indagine, si è visto che possono assumere maggiore rilevanza se rapportati ad analoghi riferimenti di momenti successivi, in quanto consentono di ricostruire le articolate vicende di ciascuna realtà particolare nel loro sviluppo storico.
Nella definizione di tali riferimenti è apparsa con tutta evidenza la necessità di inserire quello che può, a ragione, definirsi un nodo cruciale per le vicende delle biblioteche religiose (in verità non solo nelle Marche, ma in tutta Italia), ovvero, nell’immediato periodo post-unitario, la soppressione delle corporazioni religiose (1860-61) e la successiva legge della così detta “liquidazione dell’asse ecclesiastico” (1867). Infatti, in questa delicata fase della storia del neonato Stato italiano l’insieme di provvedimenti elaborati ebbe come esito la disseminazione e la ridistribuzione del patrimonio librario dei religiosi con forme e modalità che, tra l’altro, sono tutt’oggi all’origine di buona parte dell’assetto bibliotecario nazionale. Tale situazione finisce così per rappresentare l’evento cui rapportarsi per una efficace lettura dei risultati sulla ricerca relativa all’Inchiesta della Congregazione dell’Indice, nell’ottica della definizione delle vicende occorse alle singole biblioteche religiose dal XVI secolo ad oggi. Infatti, la ricca documentazione prodotta in seguito ai provvedimenti di devoluzione si compone, tra l’altro, dei dati relativi alla consistenza dei singoli fondi librari, a volte corredati dall’acquisizione dei cataloghi precedentemente prodotti da ciascuna biblioteca.
In relazione a quanto sopra esposto, il presente progetto ha preso in esame, con un’ottica unitaria per l’area marchigiana, la documentazione inedita di carattere archivistico prodotta a seguito del decreto di soppressione emanato dal commissario generale straordinario per le Marche, Lorenzo Valerio, il 3 gennaio 1861, n. 705, e del R.D. 7 luglio 1866, n. 3036, che regolava definitivamente (e per tutto il territorio nazionale) la soppressione delle corporazioni religiose e la devoluzione al Demanio dei loro beni.
Le carte dell’Archivio centrale consentono di studiare in un unico complesso la documentazione prodotta dagli uffici ministeriali e tracciare linee di ricerca per individuare quella sedimentata in sede locale, che per la sua estrema frammentarietà ha precluso finora la possibilità di una valutazione che superasse gli angusti limiti di un’indagine limitata a casi particolari
Con questo progetto si è inteso, quindi, avviare una ricognizione sui fondi librari dei regolari delle Marche partendo proprio dalla sottoserie Biblioteche claustrali (Inv. 16/35) nel fondo Ministero della pubblica istruzione. Direzione per l’istruzione superiore. Serie Università e istituti superiori, che per il periodo 1860-1881 contiene documentazione relativa alle biblioteche. Nelle 57 buste di questa sottoserie Biblioteche claustrali (b. 81-137) sono contenute, secondo un’organizzazione per province, la corrispondenza relativa alle pratiche di devoluzione, la corrispondenza intercorsa tra il Ministero e le altre amministrazioni interessate (centrali e periferiche), il carteggio con i prefetti per la ricognizione dei fondi librari, le delibere comunali per l’istituzione di biblioteche pubbliche, i decreti di devoluzione del Ministero di grazia e giustizia e dei culti, gli inventari dei libri consegnati ed i prospetti riepilogativi sui conventi soppressi, con l’indicazione della destinazione dei loro libri. Ad integrazione di questo fondo di maggiore interesse, si è tenuto presente anche il fondo Ministero della pubblica istruzione. Direzione generale Antichità e belle arti, in particolare la serie Beni delle corporazioni religiose, dove talvolta compare documentazione sui fondi librari, segnalata da rinvii nella serie Biblioteche claustrali.
Si tratta, ovviamente, di una prima ricognizione a cui dovrà far seguito un’indagine sistematica nei fondi degli archivi locali al fine di completare il quadro sulle vicende della devoluzione.